LE PRINCIPALI PIANTE USATE PER LA PRODUZIONE DI OLIO
LE PRINCIPALI PIANTE USATE PER LA PRODUZIONE DI OLIO
GIRASOLE (Helianthus annuus L.)
Pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteracee (Composite), a ciclo
primaverile-estivo, viene generalmente condotta in asciutto.
È tipicamente considerata coltura da rinnovo, non depauperatrice, cioè capace di
lasciare il terreno in buone condizioni a vantaggio della coltura che seguirà.
Dalla spremitura dei semi (acheni), raccolti a maturazione completa (umidità del
9-10%), viene ottenuto l’olio, ad elevato potere calorifico.
AI fini delle produzioni energetiche risultano particolarmente interessanti le
varietà “alto oleico” che sono state selezionate per l’elevato contenuto di acido oleico
(generalmente superiore al 90% sull’olio estratto).
Tecnica colturale:
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Preparazione del terreno: aratura (~30 cm) e/o ripuntatura, erpicatura,
affinamento pre-semina.
-
Semina: a partire da metà marzo (Italia meridionale) fino a fine marzo (Italia
centrale); la semina si fa a righe (70 cm) con seminatrice di precisione con
densità compresa tra
50 -70 piante/m² impiegando circa 5-6 kg di
semi/ha.
-
Concimazione: fosfo-potassica (50-70 kg/ha di P2O5 - K2O) in pre-semina;
azotata (80-120 kg/ha di urea) alla semina.
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Diserbo chimico in pre e/o post-emergenza
-
Raccolta: a partire dalla metà di agosto (regioni più calde ed annate più
secche) fino a metà settembre (regioni più fredde ed annate più umide); la
raccolta si fa con le mietitrebbie da frumento opportunamente modificate; le
rese di granella oscillano tra le 2 e le 4 t/ha.
COLZA (
Brassica napus L. var. oleifera)
Pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicacee, viene coltivata
soprattutto nei paesi del nord Europa ed America.
È tipicamente considerata coltura da rinnovo, non depauperatrice, cioè capace di
lasciare il terreno in buone condizioni a vantaggio della coltura che seguirà.
Dalla spremitura dei semi, raccolti ad umidità del 12-13% (da stoccare però ad
umidità inferiore al 10%), viene ottenuto l’olio, ad elevato potere calorifico.
A seconda della varietà, l’olio può avere un elevato tenore di acido erucico, adatto
all’uso industriale, oppure contenuto nullo dello stesso acido ed essere adatto
all’alimentazione.
Tecnica colturale:
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Preparazione del terreno: le dimensione del seme impongono particolare
attenzione alla preparazione del letto di semina che prevede un’aratura a media
profondità (25-30 cm) o lavorazioni minime seguite da un’erpicatura.
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Semina: a partire dalla metà di settembre fino alla metà di ottobre; la semina si fa a
righe (30 cm) con una seminatrice da frumento ad una profondità di 20-30 mm con
densità compresa di
70-80 piante/m² impiegando circa 6-8 kg di semi/ha.
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Concimazione: fosfo-potassica (68-80 kg/ha di P2O5; 100-150 kg/ha diK2O se il
terreno è k-carente), azotata (180-200 kg/ha di urea o nitrato ammonico da
somministrare durante l’inverno.
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Diserbo post-emergenza e trattamenti antiparassitari (meligete)
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Raccolta: giugno-luglio, quando i semi sono completamente imbruniti e le silique
secche (umidità ottimale della granella intorno al 12%); la raccolta si fa con le
mietitrebbie da frumento opportunamente regolata in 2 possibili modi, o su andane
o con
taglio diretto; le rese di granella oscillano tra le 2,5-3 t/ha con punte fino a4 t/ha.
SOIA (
Glicine max L.)
Pianta erbacea annuale della famiglia delle Leguminose originaria dell’estremo
oriente, a ciclo primaverile-estivo, viene generalmente condotta in asciutto.
È tipicamente considerata coltura miglioratrice della fertilità, in quanto
azotofissatrice.
Dalla spremitura dei semi, raccolti a maturazione completa (umidità del 13-14%),
viene ottenuto l’olio, ad elevato potere calorifico.
Le cultivar vengono raggruppate in 13 gruppi di maturazione, da 000 a X, che si
differenziano per la lunghezza del ciclo vegetativo. Per il nord Italia normalmente
risultano più adatte le varietà appartenenti ai gruppi I e I+
(per secondi raccolti 0+ o I).
Tecnica colturale
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Preparazione del terreno: aratura piuttosto anticipata (profondità 30 cm) seguita dal
lavori di affinamento eseguiti tempestivamente in modo da avere un letto di semina
perfettamente livellato e amminutato. Nel caso di coltura intercalare, la lavorazione minima
(15-25 cm) dà buoni risultati.
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Semina: da metà aprile a metà maggio con seminatrici di precisione, a righe (40-45 cm) ad
una profondità di 50-60 mm in terreni piuttosto asciutti p ofondità 50 te eni e 30-40 mm in terreni con
favorevoli condizioni di umidità, con densità compresa di 30-35 piante/m² impiegando circa
6-8 kg di semi/ha.
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Concimazione: se normalmente nodulata, è in pratica autosufficiente per l'azoto. La
concimazione si basa fosforo (80-100 kg/ha) e potassio nel caso di terreni carenti. La
concimazione azotata può essere limitata a 20-30 kg/ha di azoto alla semina. Se la coltura
risultasse non nodulata, risulta necessario apportare circa 150-200 kg/ha di N.
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Diserbo pre-semina o in pre-emergenza
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Raccolta: da settembre (coltura principale) ad ottobre (coltura intercalare), quando la
pianta è quasi completamente defogliata e presenta steli e semi di colore marrone. Si
impiegano mietitrebbie da frumento. Le rese ottenibili da una buona coltura vanno da 3,5 a 4,5 t/ha.
Jatropha Curcas:
pianta tropicale; cresce solo in
terreni semiaridi, in presenza di scarse precipitazioni; i frutti non
sono commestibili; i semi contengono 39% di olio.
Palma da olio:
originaria dell’Africa ma diffusa e coltivata
soprattutto nelle zone tropicali (Indonesia, Malesia); condizioni ideali
per la crescita: T=24-27°C e ambienti molto umidi.
L’estrazione
Processo necessario a separare le sostanze grasse presenti nelle cellule vegetali dalla matrice proteica.
Seme -
Estraione - Olio grezzo
Tecniche di estrazione:
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Meccanica per pressione (contenuti di materia grassa oltre il 20%)
-
Chimica con solventi (per contenuti di materia grassa <20%)
Principali fasi dell’estrazione
Pulizia
dei semi dalle eventuali impurità (es: ferro, pietrisco, terra, ecc.)
Decorticazione
dei semi per eliminare lo strato prottettivo ligneo-cellulosico
non contenente olio e proteine
Macinazione
dei semi per favorire la fuoriuscita dell’olio dalle cellule oleifere
Riscaldamento
per aumentare la velocità di estrazione dell’olio
Condizionamento
per favorire la diffusione dell’olio dall’interno verso
l’esterno
Estrazione meccanica (spremitura) totale
quando la maggior parte
dell’olio presente viene estratto in un solo passaggio o
parziale quando viene
estratta una quantità minore di olio ed il residuo viene trattato chimicamente.
Estrazione con solventi (processo industriale)
Trattamenti degli oli vegetali
I
trattamenti dell’olio grezzo sono finalizzati alla rimozione di sostanze
presenti sia in sospensione che in soluzione, che possono avere influenza
negativa sul suo impiego sia energetico che come materia prima per la
produzione del biodiesel:
•
Trattamenti fisici (sedimentazione, filtrazione, centrifugazione)
•
Trattamenti fisico-chimici (degommazione, neutralizzazione,decolorazione, deodorazione): necessitano di impianti industrialiwww.biodiesel100x100.net
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