Italia biodiesel

Italia biodiesel
Dove si colloca l‟Italia nel contesto europeo e globale e rispetto al potenziale di sv
iluppo
delle rinnovabili e delle politiche per il loro supporto? Si possono fare alcune
considerazioni che evidenziano i punti di forza e di debolezza della situazione italiana
e lo stato attuale delle politiche in favore delle rinnovabili.
Da un lato, l‟analisi della IEA evidenzia un notevole potenziale per le fonti rinnov
abili
in Italia. Lo sviluppo delle energie rinnovabili contribuisce infatti non solo alla
mitigazi
one dell‟effetto serra ma può fornire un contributo importante al Paese in
termini di sicurezza energetica e di sviluppo economico. Oltre all‟eolico, vi è un p
otenziale
notevole in termini di biomasse e biogas per la cogenerazione, di solare per
la produzione di energia elettrica e di calore, nonché di utilizzo della geotermia. Va
poi sottolineato che lo sviluppo di una filiera industriale delle fonti rinnovabili è pienamente
compatibile con il tessuto economico italiano, caratterizzato da una presenza
diffusa sul territorio di piccole e medie imprese.
Tuttavia, nel periodo preso in esame dalla IEA (2000-2008), a fronte di una diffusione
delle rinnovabili sostanzialmente limitata, il sistema italiano figura tra i più cari
al mondo per kilowattora di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, a cau
sa
sia degli alti costi dell‟energia convenzionale che degli elevati incentivi per le ri
nnovabili.
Tale situazione è anche il risultato degli effetti negativi combinati di importanti
barriere non economiche, quali: vischiosità amministrative, complesse procedure
di autorizzazione, mancanza di chiarezza nella suddivisione delle competenze
tra i numerosi enti pubblici interessati, difficoltà di accesso alla rete e problematiche
di accettazione sociale. Inoltre, i
l sistema d‟incentivi technology-neutral predisposto
a suo tempo in Italia, che avrebbe dovuto premiare uno sviluppo veloce sul mercato
delle tecnologie più mature e più competitive, si è nella pratica scontrato con queste
barriere, creando una situazione di sostanziale impasse.
Di conseguenza il livello di capacità di nuova installazione e produzione attesa non è
stato raggiunto mentre allo stesso tempo i costi hanno avuto una forte impennata.
Negli ultimi anni si riscontra un sensibile miglioramento nella diffusione delle ener
gie
rinnovabili in Italia, grazie anche all‟avviamento di nuove normative che vanno
nel senso delle raccomandazioni della IEA. In particolare, sono stati introdotti sistemi
di incentivi di tipo
technology-banding (ovvero tarati sulla maturità della tecnologia)
miranti a stimolare la crescita di tutti i tipi di fonti, e non soltanto di quelle
relative alle tecnologie mature. Inoltre, sono state avviate misure tese a favorire lo
snellimento delle procedure amministrative e autorizzative.
Tuttavia, la diffusione delle energie rinnovabili deve accelerare ulteriormente e rimane
molto da fare per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direttiva Europea al
2020. Occorre proseguire con decisione nella strada intrapresa per rimuovere le
barriere non economiche, soprattutto quelle legate alle procedure di autorizzazione
e ai ritardi con cui vengono predisposte le norme attuative che rendono operative le
norme primarie ai diversi livelli nazionale, regionale e locale. Occorre garantire
tempi cert
i e ridurre i rischi d‟investimento legati alle barriere non-economiche. Data
la grande quantità di capacità rinnovabile che deve essere installata nel prossimo
decennio, serve investire maggiormente nelle reti e nelle infrastrutture. Tali investimenti
porteranno benefici non solo per le rinnovabili, ma per tutto il sistema energetico
nel suo complesso.
In parallelo, occorre ridurre nel tempo gli incentivi economici alle rinnovabili, in
maniera progressiva e prevedibile, coerentemente con il progresso tecnologico e la
riduzione dei costi di queste tecnologie energetiche che sarà possibile ottenere anche
attraverso adeguati investimenti in attività di R&S. Solo strumenti di supporto
mirati all‟innovazione ed al raggiungimento della competitività economica sa
ranno
in grado di contenere i costi e si dimostreranno economicamente e politicamente
sostenibili nel lungo termine.
Infine, in vista degli obiettivi vincolanti fissati per il 2020, è necessario favorire
maggiormente, anche attraverso un opportuno sistema di incentivazione e azioni
mirate, lo sviluppo delle tecnologie di sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione
di calore al fine di recuperare il ritardo del nostro Paese. Come dimostra un
recente documento ENEA (Dossier “Usi termici delle fonti rinnovabili”), un maggiore
utilizzo delle rinnovabili termiche potrà permettere infatti, rispetto ad una imposta
zione
“elettrocentrica”, di raggiungere più facilmente e a costi minori la quota del
17% dei consumi finali di energia stabilita per l‟Italia.

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