BIODIESEL,TECNOLOGIE E SVILUPPO

BIODIESEL,TECNOLOGIE E SVILUPPO

La recente crisi economic
a, le incertezze legate ai costi e all‟approvvigionamento
dell‟energia, il crescente livello delle emissioni e il rischio di cambiamenti climatici,
mettono seriamente in discussione la sostenibilità dell‟attuale sistema economico
produttivo
mondiale.
È opinione condivisa che gli interventi prioritari da assumere, a livello globale, per
affrontare tali problematiche, riguardino in primo luogo la diffusione di tecnologie e
di comportamenti per un uso razionale dell‟energia. Ma se gli interventi
sull‟efficienza, in particolare negli usi finali dell‟energia, costituiscono una condizi
one
necessaria per affrontare le sfide dell‟energia e del clima, una prospettiva di lu
ngo
termine non può essere affrontata se non accelerando l‟impegno nella ricerca e
nello sviluppo di tecnologie, che consenta da una parte un ricorso
pulito alle fonti
fossili, e dall‟altra il pieno utilizzo delle fonti rinnovabili.
La definizione di una strategia nazionale di lungo periodo per l‟Italia nel settore
dell‟energia, e in particolare in q
uello delle rinnovabili, è condizione necessaria per
ridurre le numerose barriere che ne ostacolano lo sviluppo. In questo senso, le politiche
che verranno adottate dovranno realizzare il necessario equilibrio tra strumenti
che consentano la creazione di una adeguata domanda di tecnologie per le rinnovabili
- con particolare attenzione al livello di efficacia dei meccanismi di incentivazione
-
e strumenti in grado di stimolare l‟innovazione e lo sviluppo tecnologico.
Sul perseguimento di questi obiettivi pe
serà l‟entità degli investimenti, pubblici e
privati, che verranno destinati allo sviluppo e alla industrializzazione di sistemi tecnologici
innovativi ma, soprattutto, la capacità di focalizzare su opzioni tecnologiche
prioritarie questi investimenti, in una logica di cooperazione tra strutture della ricerca
e sistema industriale.
In questa ottica, l‟obiettivo comunitario assegnato all‟Italia per il 2020, che prevede
una copertura del 17% di consumi finali con energia da fonti rinnovabili, rappresenta
uno stimolo allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie che, rispondendo a
importanti e urgenti questioni che si pongono oggi sul piano energetico e ambientale,
possono essere in grado di promuovere la crescita economicamente sostenibile
del paese.
A p
artire da queste premesse, il nuovo Rapporto sulle fonti rinnovabili dell‟ENEA,
nel fornire una visione d‟insieme sullo stato dell‟arte e sulle dinamiche in atto a l
ivello
nazionale e internazionale, propone un ragionamento complessivo su potenzialità,
prospettive e barriere allo sviluppo.
Cogliendo le indicazioni del legislatore che, con l‟istituzione dell‟Agenzia, ha voluto
sottolinearne il ruolo nel campo dei “servizi avanzati nei settori dell‟energia”, il Ra
pporto
testimonia l‟impegno dell‟ENEA a suppor
to del decisore pubblico sul piano delle
politiche energetiche e ambientali e, sul piano delle tecnologie, a sostegno di quei
processi di qualificazione e di innovazione tecnologica necessari all‟impresa per co
nseguire
uno sviluppo competitivo e sostenibile.
Giovanni Lelli
Commissario ENEA


Sono trascorsi oltre dieci anni dalla pubblicazione da parte della Commissione Europea
del libro bianco
Energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili - Libro
bianco per una strategia e un piano di azione della Comunità
”, COM(97) 599 def,
che ha segnato la strada dello sviluppo delle fonti rinnovabili nel mercato interno
dell‟Unione nel contesto di un coevo processo di in
tegrazione e liberalizzazione dei
mercati energetici.
Un decennio durante il quale l‟Europa ha assunto la difficile leadership delle polit
iche
per la lotta al cambiamento climatico; il Protocollo di Kyoto è anch‟esso del
1997, ed ha portato a compimento l
‟ambizioso percorso di allargamento dell‟Unione.
Le politiche per il clima e quelle per l‟energia si sono sempre più avvicinate sino a
comprendersi vicendevolmente. Il terzo pacchetto europeo “
Energising Europe: A
real market with secure supply
” adottato dalla Commissione il 19 settembre 2007
ed il pacchetto per il clima presentato dalla Commissione il 23 gennaio 2008, approvato
dal Parlamento europeo nel dicembre 2008, rappresentano delle tappe ine
quivocabili
del precorso dell‟Unione Europea per costruir
e un mercato energetico unico
nell‟ottica della sostenibilità. I temi di sicurezza degli approvvigionamenti,
apertura
dei mercati, promozione dell‟efficienza energetica, sviluppo delle rinnovabili,
lotta ai cambiamenti climatici fanno parte oggi di un approccio integrato al problema
energetico ed ambientale.
In questo percorso le difficoltà non mancano, così come non mancano in qualche
occasione dei punti di contraddizione o sovrapposizione tra una Direttiva ed
un‟altra. Elementi inevitabili in un processo
di integrazione che oggi comprende 27
Stati e una politica energetico ed ambientale comune. Il nucleo dei sistemi energetici
adottato in Europa è sufficientemente chiaro.

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