Salute e Sicurezza per la produzione, conservazione e utilizzo del biodiesel


Salute e Sicurezza per la produzione, conservazione e utilizzo del biodiesel  

Uso e conservazione del metanolo (infiammabile e tossico)
Le principali precauzioni da osservare sono a carico dei sistemi di stoccaggio: si deve evitare il riempimento eccessivo dei serbatoi e si deve controllare che le valvole del serbatoio da cui è prelevato il prodotto siano chiuse quando non in funzionen. Inoltre, per evitare scariche elettrostatiche, non devono essere effettuate verifiche manuali o campionamenti durante le operazioni di riempimento o entro i successivi 30 minuti.
Conservazione e trasporto del biodiesel
Il biodiesel è un prodotto non-tossico, biodegradabile e meno irritante per la pelle rispetto al gasolio comune. Tuttavia, le stesse regole di sicurezza riguardanti il gasolio minerale devono essere applicate anche alla conservazione, al trasporto e all'utilizzo di biodiesel, con particolare riferimento alle seguenti:
Trasporto del biodiesel
Il biodiesel, per via del suo alto punto di infiammabilità, è considerato prodotto non infiammabile anche se è classificato come combustibile/carburante al pari dell’olio vegetale da cui deriva. Per questo, il suo trasporto, nel caso di miscele ad alto tenore di biodiesel, può essere gestito come per l’olio vegetale. Infatti le miscele a basso contenuto, come per esempio il B20, devono essere gestite come il gasolio comune.
Conservazione del biodiesel - Serbatoi
I serbatoi per la conservazione del biodiesel possono essere realizzati principalmente in acciaio dolce, acciaio inossidabile, polietilene fluorurato, polipropilene fluorinato e Teflon. Al contrario, metalli non ferrosi come l’alluminio tendono a reagire con il biodiesel (per via dell’azione corrosiva di quest'ultimo). Per la stessa ragione alcune tipologie di gomme non possono essere utilizzate se non con miscele a basso (<20%) contenuto di biodiesel.
Come per il metanolo, i serbatoi per il biodiesel devono essere ben sigillati e le valvole chiuse quando non sono utilizzate per evitare esalazioni dei vapori del prodotto.
Deve essere garantita la tenuta del serbatoio e dei suoi componenti contro infiltrazioni di acqua che possono provocare la degradazione del prodotto, la crescita di alghe o la corrosione delle pareti metalliche.
La fluidità del prodotto a basse temperature, importante per le linee di alimentazione e per il dimensionamento delle tubazioni, è generalmente garantita dal fornitore se vi è un riferimento alla normativa di prodotto ed è ottenuta grazie all'impiego di specifici additivi, ma è bene informarsi prima di sottoscrivere i contratti di fornitura. 
Devono essere adottati specifici accorgimenti in fase di riempimento dei serbatoi; per evitare di provocare scariche statiche, pericolose in presenza di vapori infiammabili, nel corso di queste operazioni la velocità di riempimento non deve superare 1 m/s fino a quando il punto di immissione non sia completamente sommerso; successivamente la velocità di riempimento deve essere tale da non causare turbolenze.
Le miscele di biodiesel e gasolio dovrebbero essere prodotte quando le temperature dei carburanti sono superiori ai 4,4°C. Inoltre se viene effettuato lo splash blending (miscelazione per caduta diretta nel serbatoio), il biodiesel deve essere immesso solo dopo il gasolio altrimenti la minor densità di quest'ultimo non consentirebbe una buona miscelazione.
Conservazione del Biodiesel - Edifici
Come per il gasolio minerale, il biodiesel deve essere conservato in ambiente pulito, privo di umidità e al buio.
Per questa ragione gli edifici all'interno dei quali si produce e si conserva il biodiesel devono essere adeguatamente ventilati (naturalmente o mediante impianti di ventilazione forzata) e devono preferibilmente essere costruiti sopra il livello del terreno se non è presente una ventilazione sufficiente a prevenire l’accumulo di vapore tossico o infiammabile.
Le aree dove sono gestiti e conservati prodotti infiammabili o combustibili sono considerate aree pericolose per i rischi di incendio ed esplosione e per questo sono sottoposte a specifica regolamentazione (Direttiva 94/9/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva – Direttiva ATEX). In linea generale per provocare un’esplosione devono essere presenti contemporaneamente le seguenti condizioni: un gas o vapore infiammabile miscelato ad aria nelle proporzioni stechiometriche ottimali per produrre la miscela aria-gas infiammabile o esplosiva e un mezzo di ignizione, generalmente una fonte di scariche elettriche o scintille. È possibile determinare fino a che punto un’area può essere a rischio in funzione della quantità di prodotto infiammabile o del flusso dello stesso, delle condizioni del fluido (p.e. liquido o gassoso, temperatura e caratteristiche fisiche del prodotto) della temperatura ambiente del locale e del grado di ventilazione.
Utilizzando questi criteri, le aree a rischio possono essere differenziate in aree a rischio elevato, nelle quali una miscela esplosiva gas/vapore-aria può essere presente in modo continuo in uno spazio chiuso e dove deve essere evitata qualsiasi fonte di ignizione,  e in aree non rischiose, dove le restrizioni di cui sopra non sono applicate in quanto ad esempio la buona ventilazione non consente il formarsi della miscela esplosiva.
In generale, gli edifici dove sono conservati e gestiti metanolo e biodiesel non devono essere riscaldati. Se il riscaldamento è necessario è opportuno che vengano utilizzati impianti che non costituiscono una fonte di ignizione.
I materiali utilizzati negli impianti di produzione e conservazione devono essere resistenti al fuoco e i materiali per la costruzione di apparecchiature devono essere non-combustibili. I pavimenti possono essere piastrellati o ricoperti di cemento ma nelle zone di stoccaggio o dove sono possibili sversamenti è necessario ricorrere a bacini di contenimento e pavimentazioni in acciaio o in altri materiali aventi le stesse caratteristiche.
Un aspetto molto importante da considerare, infatti, è quello delle possibili fuoriuscite di prodotto dai serbatoi di stoccaggio, dalle tubazioni o dagli impianti. In caso di emergenza per bloccare il flusso delle fuoriuscite è possibile utilizzare terra, sabbia o materiali assorbenti specifici. In ogni caso è necessario che il materiale utilizzato e gli eventuali mezzi e strumenti necessari per la sua gestione siano facilmente accessibili. Ulteriore avvertenza è quella di non utilizzare mai detergenti o tensioattivi per disperdere sversamenti di prodotto.
In generale si consiglia di definire ed adottare delle procedure specifiche per far fronte a tutte le emergenze citate.
Come ultima nota si evidenzia che le misure di sicurezza descritte per il biodiesel sono applicabili anche al metanolo, specialmente per quanto riguarda i rischi di incendio ed esplosione.

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