Produzione biodiesel da Camelina Sativa
Biodiesel100, sperimenta con successo l'utilizzo della Camelina Sativa per la produzione di biodiesel.
L'olio è stato ottenuto con una spremitura dei semi a freddo "spremitura per estrazione meccanica" e filtrato senza aggiunta di additivi.
Ne risulta che per i suoi parametri chimici analitici (acidità % di acido oleico 4, numero di perossidi meq 0.2/kg 10) sia un ottimo se non migliore sostituto della colza nella produzione di biodiesel.
Perchè puntare ad una coltura eleaginosa come la Camelia Sativa
Quello che si chiede oggi al settore agricolo è produrre
in modo sostenibile, ossia coltivare piante che richiedono ridotti quantitativi di acqua,meno fertilizzanti e fitofarmaci e capaci di adattarsi a terreni più marginali.
La pianta è della stessa famiglia della colza, fino a pochi decenni fa era comunemente coltivata nel nor Europa, sostituita nel tempo per colture più redditizie, con il continuo interesse per i biocarburanti può trovare nuova vita grazie alle sue caratteristiche di coltivazione e chimiche dell'olio ottenuto dai semi che è il 40%.
Fattori come, la buona resa in granella per ettaro, le basse richieste idriche e di concimazione, la possibilità di avere due raccolti annui, la trasformazione dell'olio in biodiesel dalle caratteristiche ottimali per autotrazione, rende questa pianta la candidata numero uno in sostituzione della colza.
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